venerdì 10 agosto 2007

Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio. (Eraclito)

Sotto le stelle della Grecia antica un cospicuo numero di uomini cominciò a pensare alla vita e alla natura, interrogandosi in maniera libera da pregiudizi e preconcetti sulla realtà naturale. E non è nemmeno detto che quel pensiero sia stato superato, anzi forse, nel corso della storia, è stato solo complicato. Bisognerebbe prenderne esempio e ricominciare a pensare, a interrogarsi e ad essere curiosi, ciascuno secondo la propria mente e le proprie capacità.
A volte ho l’impressione che le persone colte, quelli che leggono, siano oggi più interessati ad approfondire ogni aspetto dei sentimenti e delle relazioni umani e pochi alla natura. Nella mentalità comune, vi è una sorta di separazione tra la società dell’uomo e l’insieme delle cose naturali, ma può essere che mi sbagli o che sia impreciso nella mia osservazione.
Tuttavia non mi sembra che questa separazione abbia ragione di esistere e che il disinteresse per la natura porti lontano.
Mi viene in aiuto il filosofo quando dice Ascoltando non me, ma il lógos, è saggio convenire che tutto è uno. E io questo discorso, questa notte, vorrei applicarlo all'uomo che non sarebbe tale in un altro contesto che non fosse questa terra e questo mondo.
E visto anche che la natura ama nascondersi forse occorre perderci un pochino di tempo a studiarla e a studiare anche i metodi e i ragionamenti seguiti da altri uomini.
Io ho cominciato leggiucchiando qualcosa su Eraclito e confido, riguardo alle mie capacità, nel suo aforisma: Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio.

1 commento:

Fra ha detto...

Meno male che ci è concesso, di diventare saggi1 Abbiamo tutti la nostra opportunità, dunque. Chissà quando avrò, io, la mia! Nell'attesa..leggo, leggo molto..e scibacchio un pò (male, come posso). Non penso, comunque che gli scrittori, ed i lettori anche, siano interessati a disgiungere l'umano dalla natura. Certo i greci vedevano un tutt'uno (l'uomo e la natura) e noi moderni, son daccordo con te, ci siamo allontanati da questo pensare..Forse non è un bene..Già1..Riguardo al discernere di sentimentie relazioni, poi..chi non lo fa, specie se scrive? Anche tu...E non credo sia una pessima abitudine, anzi! Infine, penso che approfondendo il modo di relazionarci (agli altri, al momdo, all'altro sesso, ecc..) possiamo trovare quella via.."per essere saggi"...Non credi?
Buona giornata e buone chiacchere filosofiche sotto l'ombrellone! Che ci portino nuove cose, qui, a noi lettori!
Frida