domenica 30 novembre 2008

Un illustre parere sul ponte dello Stretto

Linko un interessante articolo contenente un'intervista ad un esperto. E non ho altro da dire che se davvero si volesse il bene della Sicilia non si farebbe così facilmente demagogia su questa cosa.

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Un saluto a tutti
I.

sabato 29 novembre 2008

Conflitti di interesse e pornotax

Raddoppia l'Iva per Sky: il Pd 'Conflitto di interessi'
Decreto anti crisi, il governo prova a far cassa tassando il porno
Non c'è che dire siamo alla frutta!
Intanto, pur non essendo un fan di Murdoch, devo dire che queste piccole manovre non fanno altro che sottolineare l'attualità del problema del conflitto di interessi in Italia. Provvedimenti come questo non fanno altro che evidenziare il problema, ma è la situazione complessiva di Berlusconi politico e presidente che mina alle radici l'autorevolezza, anche internazionale, del nostro governo
La pornotax è una stupidaggine: a parte i casi evidenti, come si fa a stabilire se una scena di un film o un'immagine pubblicata su un giornale è porno o no. Si dovranno ingaggiare apposta dei critici cinematografici per stabilire se una scena è porno o è arte, oppure qualsiasi nudo di uomo o di donna o animali sarà considerato porno? Ai posteri l'ardua sentenza.

Via del campo

Tu dici che si vede che guardo le donne con occhi troppo vogliosi,che mi soffermo a guardare le loro curve e le loro forme. Tu dici che trapela che vorrei toccarle, abbracciarle e non solo abbracciarle e pensi anche che sia una cosa disdicevole. Ebbene lo penso anch'io. Ma vedi, ho anche troppa paura che i sentimenti possano demolire questo poco di vita. E' questo il mio peccato.


martedì 25 novembre 2008

Ottimismo che si commenta da sé

Da un articolo del Corriere online
...
CRISI - All'assemblea degli industriali Berlusconi è tornato anche sull'argomento crisi, all'indomani dell'incontro a Palazzo Chigi durante il quale il governo ha illustrato il pacchetto messo a punto per risollevare i consumi. «L'ottimismo, il coraggio, la volontà e la speranza possono farci uscire e in fretta dalla crisi che domina da alcune settimane: se tutti mettessimo in campo lo stesso ottimismo, potremmo guardare con più sicurezza al futuro che ci aspetta» ha detto il Cavaliere, prendendo la parola all'assemblea generale dell'Unione industriali romani.
....
DEBITO - Elogiando la propria squadra di governo («Mai nella storia italiana c'è stata una squadra così di ministri. Una squadra efficiente, impegnata ed entusiasta»), Berlusconi ha parlato anche del debito dell'Italia: «Il nostro è il più alto dei Paesi europei e cioè il 106%» ha detto il premier. «Siamo in una situazione più negativa rispetto a quella europea - ha aggiunto - non si dovrebbe dire ora ma credo che si debba tener conto nel considerarla l'eredità che ha ricevuto il nostro governo da quello precedente. Tra le difficoltà abbiamo ad esempio il fatto che i nostri prodotti hanno avuto un calo della convenienza pari al 50%».

domenica 23 novembre 2008

I tuoi fiori in Bad Guy

Rispondo a qualcuno con la stessa domanda che
mi ha fatto. Cosa significhi non lo so ancora:

sabato 22 novembre 2008

Dildo song

Era un pezzo che ero tentato di postarlo... :-)

Un parassita

giovedì 20 novembre 2008

Questo è un paese per vecchi ... e per raccomandati

Ci avevo pensato quando i due maggiori partiti hanno concordemente accettato il nome del giornalista Sergio Zavoli quale presidente della Commissione Vigilanza sulla Rai, implicitamente sancendo l'esclusione da quello che resta del circuito democratico dell'IDV. Peraltro sul Corriere ho trovato questo articolo firmato da Giancarlo Bosetti che esprime benissimo questo stesso concetto e altri ancora.
Questo è un paese per vecchi, dove i giovani sono esclusi dai gangli del potere e che, in piena crisi economica, si permette di sprecare le sue migliori e più fresche energie. I trentenni e i quarantenni che potrebbero a pieno titolo prendere in mano le redini della baracca, sono assenti, sonnambuli e invisibili.
D'altra parte le caste continuano a dominare il paese e a volte si appoggiano anche tra di loro. Si veda per esempio quello che succede a Messina in questo articolo firmato da Nino Luca.
Ma il sistema del candidato unico non era un metodo fascista o stalinista? E, mi chiedo, possibile che si trovano quelli che hanno le palle per emigrare all'estero e non se ne trova uno che le abbia per presentarsi ugualmente a un concorso, senza raccomandazioni e contro il parere degli amici degli amici, anche solo per il gusto sadico di scompigliare e disturbare questo gioco perverso.
Forse è vero che noi italiani (e noi siciliani in particolare) pagheremmo per lasciare le cose come stanno!
Cari saluti a tutti
I.

lunedì 17 novembre 2008

Le colpe mediche

Vi invito a leggere questo articolo del Corriere.
Di fronte a norme a tutela di una sola categoria e con la sanità italiana in fase di smantellamento, mi chiedo da dove nasca l'esigenza impellente di introdurre queste normative? Forse sono malizioso a pensare che si vuole favorire la categoria dei medici a sfavore della qualità del servizio reso agli utenti?
Mah!

sabato 15 novembre 2008

Il delitto impossibile

Vi invito a leggere questo articolo apparso sul blog di Le Scienze (Daniela Ovadia).
La disinformazione purtroppo impera. Per esempio, che senso ha mostrare le foto della povera Eluana da giovane, quando era giovane e bella? Se ci mostrassero le foto attuali forse il sentimento della pietà prevarrebbe su delle condanne morali che, da cristiano, mi sembrano irragionevoli e strumentali.
Eluana è già morta, non è possibile ucciderla ancora.

Una questione di geni....

COPIO INCOLLO QUESTO ARTICOLO DEL CORRIERE ONLINE

MESSINA - «Non lo so, non so come è andata. Non so neanche se è ancora impegnato con gli esami».

Ma come professore non si è ancora sentito con suo figlio in questa giornata importante?
«No. Non si usa fare da noi». La storia è sempre la stessa. Un posto da ricercatore, un solo candidato. Ma desta qualche sorpresa che si ripeta proprio oggi che nel Paese non si parla d'altro: la riforma Gelmini, i tagli all''università, i baroni e il nepotismo. Addirittura a Messina il Magnifico Rettore, Franco Tomasello, andra a giudizio a marzo con l'accusa di concussione, abuso d'ufficio in concorso, tentata truffa e maltrattamenti e con lui altre 23 persone tra docenti, ricercatori e funzionari. Eppure proprio a Messina cosa accade? Accade che venerdì c'è un concorso a un posto da ricercatore alla Facoltà di Economia. E in quanti si presentano? In cinque? In due? No. Si presenta un solo candidato. E chi è questo candidato?
È Ludovico Nicòtina, figlio del professore Giuseppe Nicòtina, ordinario di Diritto Processuale Civile presso la Facoltà di Economia del medesimo ateneo fino a maggio del 2008.

DA TRE AD UNO CANDIDATO - I candidati per la verità erano tre, ma gli altri due concorrenti dopo che avevano fatto domanda hanno preferito non presentarsi all’esame. Strano. Avevano il 33 per cento periodico di vincere un concorso e ad un passo dall'obiettivo rinunciano. Quindi campo libero per l’unico candidato al posto di ricercatore. Via libera per il dottor Ludovico Nicòtina, che è risultato essere vincitore. E nel pomeriggio il padre professore non ne è ancora informato nonostante qualcuno giuri d'averlo visto in aula con il figlio. Forse un caso di forte somiglianza.

IL PADRE - Professore ma lei insegna a Messina?
«No, io sono in pensione e prima insegnavo a Trapani non a Messina. Voi scrivete stupidaggini».
Ma è suo figlio il ragazzo del concorso?
«Non lo so. Si vada ad informare all'Università. Che cosa vuole sapere insomma? Il concorso è nazionale. Vale per tutta Italia. Se si è presentato solo mio figlio è perché gli altri non avevano i requisiti».
Ma suo figlio ha i requisiti? È avvocato vero? Ed è anche esperto in economia?
«Embè? È una cosa veramente strana. In Italia siamo messi malisssimo ma lui ha le pubblicazioni con particolare riguardo a quelle monografiche e a quelle pubblicate da riviste internazionali».
Lei non si è mai interessato a questo concorso?
«Non è neanche la mia disciplina. Ma i figli dei docenti sono più bravi perché hanno tutta una «forma mentis» che si crea nell'ambito familiare tipico di noi professori».
Quindi lei è in pensione?
«Si, ma sono utilizzato ancora. Ma solo in due commissioni per la conferma in ruolo per gli esami di dottore commercialista. Ho chiesto al ministero di esentarmi ma ci utilizzano fino in fondo, fino a quando non moriamo».
Ma lei dunque a Messina non ha mai insegnato?
«Io ho insegnato nella facoltà di economia».
Quindi nella facoltà dove suo figlio fa il concorso. Ma rispetto a quando insegnava lei, il preside è cambiato?
«No. Non è cambiato».
Quindi alcuni professori conoscono il candidato come il figlio del prof...
«Beh, qualcuno dei più anziani può essere».
Ma quando è andato in pensione?
«Lo scorso anno».
Ma fino a quando esattamente ha insegnato?
«Fino all'anno scorso».
Ma in un anno ci sono dodici mesi professore...
«E che sarà... dunque... maggio dello scorso anno. Credo».
Maggio 2008 o 2007?
«Si 2008. Insegnavo diritto processuale. Ma ora chiudo, non l'annoio più. Sono cose troppo tecniche».

Nino Luca
14 novembre 2008

lunedì 10 novembre 2008

Conservare il trattamento economico fondamentale

Da La Repubblica online

Ahi Ahi mister Brunetta
Come deve essere la moglie di Cesare? Al di sopra di ogni sospetto. Chi si avventura nella sacrosanta battaglia contro i fannulloni e gli sprechi di Stato, deve poi garantire il massimo della trasparenza amministrativa e, avvolto in un sacro fuoco, imporre il valore della meritocrazia: solo i migliori saranno i primi. Solo i migliori saranno scelti.

Tra i ministri il più noto e deciso assertore del merito e della trasparenza è indiscutibilmente il professor Renato Brunetta. Che di questa battaglia ne fa una ragione di vita. E che vita! Su e giù per le televisioni a elencare i fannulloni, di genere e di stile, su e giù per i ministeri a verificare - tornelli alla mano - che nessuno esca dal luogo di lavoro e stilare, verifiche alla mano, i migliori. E anche premiarli. Mister Brunetta vuole la massima trasparenza. L'ha detto e l'ha fatto. Ha imposto trasparenza, dunque curricula e retribuzioni, partendo dai suoi uffici. Ecco chi sono, ecco quanto guadagnano i miei consiglieri.

E chi sono? E quanto guadagnano i consiglieri del ministro Brunetta? Cliccate sul sito, andate alla pagina: "Retribuzioni annue lorde dello Staff del ministro".

Il capo di gabinetto, il consigliere di Stato Filippo Patroni Griffi, una lunga e onorata carriera al servizio delle istituzioni, percepisce per il suo incarico un emolumento accessorio di 85mila euro lordi l'anno. Poi lo stipendio. Già, lo stipendio. Giudicando forse inutile riferire la cifra, ha fatto scrivere: "Conserva il suo trattamento economico fondamentale". Nessun aiutino in più al visitatore curioso, seppellito anzi dalla domanda: di quale diavolo di trattamento fondamentale godrà il consigliere? La segretaria del ministro ha invece messo i puntini sulle i: guadagnavo 51mila euro (lordi) l'anno prima del trasferimento a palazzo Vidoni. Dopo il trasferimento la somma è lievitata di altri 34mila euro (lordi). Bella cifretta, vero. Quasi 4000 euro (netti al mese).

Ma al ministero non c'è orario e Brunetta è indemoniato: di notte e di giorno, di sabato e di domenica, a Natale come a Pasqua, lavora e produce. Sempre disponibili bisogna essere. Giusto perciò il maxi incremento. Al pari della segretaria si sono regolati altri dello staff: hanno detto tutto, scritto fino al centesimo gli euro che intascano e quelli che pagano in tasse. Purtroppo sono in minoranza: dei dieci membri più vicini al Capo quattro hanno illuminato ogni dettaglio della propria situazione economica imitando, tra l'altro, il ministro; sei si sono rifugiati in corner utilizzando la fantastica dizione: "conserva il trattamento economico fondamentale". E vabbè, lo conserva. Lo conserva anche la vice capogabinetto dott. ssa Caterina Guarna che percepisce per l'incarico, come emolumento accessorio, 61.705,49 euro lordi l'anno. Il principale è scritto ma non è detto, è pubblico ma resta un pochino riservato.

E comunque, si deve dire tre volte grazie al ministro. Perché, non contento di far trasparire gli stipendi dei suoi principali collaboratori (e di tutti i dirigenti e consulenti della Pubblica amministrazione italiana), ha obbligato ciascuno a esporre il proprio curriculum nella bacheca virtuale.

Cliccate prego!. E noi clicchiamo. Proprio la dottoressa Guarna, come scrive, ha diretto nel 1998 l'ufficio di coordinamento per le Politiche di sviluppo e coesione. Ufficio centrale dove si smistano i fondi di finanziamento europei a favore delle regioni d'Italia più svantaggiate. Dal 2002 al 2005 ha assunto l'incarico di Autorità di Gestione del Programma Operativo 2000-2006 presso la Regione Calabria. Chiunque abbia voglia di sfogliare una qualunque collezione di un qualunque giornale italiano appurerà che in Calabria i soldi europei hanno creato più scandali che sviluppo. Un falò di milioni di euro bruciati dall'insipienza di un ceto politico inadeguato, per non dire peggio, e di una burocrazia distratta, per non dire altro. Anche il capo della segreteria tecnica del ministro, il dottor Renzo Turatto, proviene dalla Calabria, dove ha ricoperto l'incarico di responsabile, dal 2002 al 2005, del dipartimento bilancio, finanze, programmazione e sviluppo.

Non essendo plausibile che il ministro abbia chiamato nello staff funzionari che non mostrassero altissime competenze, né essendo discutibile la tenacia con la quale Brunetta afferma quotidianamente il valore del merito nell'avanzamento di carriera, è del tutto evidente che la Calabria - nonostante le continue denigrazioni patite - abbia in silenzio fatto passi da gigante, innescando, nel disinteresse totale, e forse grazie alla Autorità preposta e per merito promossa, un formidabile circuito virtuoso cui il governo, riconoscente, ora segna nell'albo dei migliori.

Altri devono invece stare in guardia e preoccuparsi del loro futuro. Ancora non inquadrabili, ma siamo lì lì, nella specie dei fannulloni, e con emolumenti non del tutto paragonabili ai collaboratori del ministro, i ricercatori impiegati all'Istituto Superiore della Sanità, godendo di un contratto da precari, temono di perdere il posto se i tagli ventilati (in qualche caso programmati) dovessero davvero compiersi.

I ricercatori precari in Italia sono così tanti da essere destinatari di incarichi delicati e importanti. Troviamo precari chiamati a tutelare la salute pubblica intervenendo nel merito di crisi sanitarie molto note come l'Aids, la diossina o la melammina degli alimenti o anche il bioterrorismo. Ricercatori molto competenti, molto specializzati (e molto precari) a cui sono affidate - anche se non in via esclusiva - quotidiane attività di monitoraggio e di controllo di prodotti delicati (come, per esempio, la qualità del latte in polvere destinato ai bambini; la purezza dell'acqua minerale destinata ai grandi; la qualità e le eventuali contaminazioni dei giocattoli posti in commercio).

Il governo garantisce che tutto è in ordine e la cura dimagrante toccherà soltanto la fannullaggine. Rami secchi e spesa, gonfiata, finalmente ritornata al suo peso forma. In effetti, e apriamo parentesi, il governo ha trovato il modo per promuovere - sebbene il clima non appaia favorevolissimo - una nuova grande banca, la nascente Banca del Meridione. Sei milioni di euro, solo per iniziare, solo per lo start-up. Soldi tolti a quel pozzo senza fondo delle spese per la cultura. Un pizzico di cultura in meno, e - forse - una banca in più.

I precari della cultura e della ricerca però lamentano che la cura dimagrante, anche in ragione dei nuovi investimenti, alla fine li lasci stecchiti. E' abbastanza incredibile, ma non riescono proprio a tranquillizzarsi. Prendete per esempio quelli che temono di non veder rinnovato il contratto (nell'area vasta di quelli definiti atipici) all'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Lì ci sarebbe (secondo dati forniti dai lavoratori nda), una rilevante incidenza dell'utilizzo di contrattisti. Parte di essi, usiamo non a caso il condizionale, sarebbero attualmente impegnati nella stima e nella trasmissione alle autorità internazionali di controllo dei gas serra. Il gruppo di lavoro (secondo la fonte citata a prevalente composizione di precari) gestirebbero ruoli delicati e rilevantissimi.

Se i contratti non verranno rinnovati chi registrerà i gas? E chi li trasmetterà? Quale danno economico subirà l'Italia dalla eventuale inadempienza, per futura carenza di personale, di tali obblighi?
Si lamentano coloro che temono di perdere il lavoro. Ma si lamentano anche coloro che il lavoro lo conserveranno. Come gli ingegneri e i geologi del Registro italiano dighe. Erano bravi e capaci, soprattutto efficienti: in poco più di ottanta tenevano sott'occhio circa 540 dighe effettuando ogni anno circa 1300 sopralluoghi e ordinando azioni di manutenzione straordinaria su circa 300 dighe. Un piccolo ente autonomo senza grilli per la testa e, scorrendo le cifre, senza fannulloni in giro. Con in più un bel gruzzoletto di soldi che venivano dal ticket pagato dai gestori delle dighe stesse.

Però il governo, questa volta l'ex a guida Prodi, sempre nel nome della lotta agli sprechi, decise di sciogliere l'ente e immettere nel ruolo del ministero delle Infrastrutture i suoi tecnici.

Abracadabra. Come per magia i sopralluoghi si sono rallentati, tanto che nel 2008 non è garantita l'effettuazione del calendario completo delle visite, e di sodi in più nemmeno l'ombra. Lo Stato ha recuperato, vero, 200mila euro l'anno per l'eliminazione dei costi relativi al funzionamento del consiglio di amministrazione ma, ad oggi, ha perso nove milioni di euro l'anno legati al contributo che versavano i soggetti controllati all'ente controllore.
Meglio di così!

Segnala una storia a: a. caporale@repubblica. it

(10 novembre 2008)

venerdì 7 novembre 2008

Le dérapage de Berlusconi sur Obama fait le tour du monde



Le dérapage de Berlusconi sur Obama fait le tour du monde
Laurent Suply (lefigaro.fr)
07/11/2008 | Mise à jour : 16:16 | Commentaires 162
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VIDEO - Le chef du gouvernement italien a qualifié le président élu américain de «bronzé». La gauche italienne critique une nouvelle gaffe du «Cavaliere».

«Giovane, bello e abbronzato». «Jeune, beau et bronzé». C'est ainsi que le chef du gouvernement italien, Silvio Berlusconi, a décrit jeudi Barack Obama, au cours d'une conférence de presse à Moscou.

Aussitôt, la gauche italienne et la presse ont critiqué une nouvelle «gaffe» du Cavaliere. Dario Franceschini, numéro deux du Parti démocrate (PD), principal parti d'opposition, a appelé Berlusconi à présenter «immédiatement» des excuses. «Dans le meilleur des cas, Berlusconi n'arrive plus à se contrôler. Il oublie que ses paroles mettent en cause l'image de notre pays dans le monde. Dire que le président des Etats-Unis est ‘jeune, beau et même bronzé' résonne aux oreilles de tout le monde comme une offense dangereusement ambiguë», a déclaré Franceschini.

«Avec ses réparties lourdes et malheureuses, Berlusconi discrédite l'Italie sur la scène internationale. Jamais un président du Conseil n'était tombé aussi bas», a affirmé Massimo Donadi, chef des députés du parti Italie des valeurs de l'ex-magistrat anticorruption Antonio Di Pietro (opposition).

La presse n'est pas en reste. Le Corriere della Sera et La Repubblica mettent la vidéo en belle place sur la une de leurs sites web, cette dernière soulignant images à l'appui que la gaffe a déjà fait le tour du monde.

Face à ces critiques, Berlusconi, qui a été très proche de George W. Bush durant toute sa présidence, s'est défendu en affirmant qu'il s'agissait d'un «compliment». Compte tenu de son attachement à son apparence et à ses séances d'UV, la justification sonne presque juste…
link all'articolo

giovedì 6 novembre 2008

"Suntanned" ... Cimabue cimabue, fai una cosa e ne sbagli due

Ve lo posto direttamente in inglese l'articolo del Times Online. A me questo tipo, come tutti i personaggi che pensano di essere spiritosi e non lo sono, fa morire dal ridere:

Silvio Berlusconi, Italy's gaffe-prone Prime Minister, today found himself accused of racism after calling Barack Obama "suntanned".

Speaking in Moscow at a joint news conference with President Medvedev, Mr Berlusconi said Mr Obama's election had been "hailed by world public opinion as the arrival of a Messiah".

He added: "I will try to help relations between Russia and the United States, where a new generation has come to power. I don't see problems for Medvedev in establishing good relations with Obama, who is also handsome, young and suntanned".

Mr Berlusconi said he had intended the remark as a compliment and those who failed to understand this were "imbeciles".

Earlier Mr Berlusconi, 72, had said he would be in a position to offer Mr Obama advice on politics because of his age and experience. The Italian leader himself boasts a perma-tan, and has had plastic surgery in an attempt to make him look younger.

Dario Franceschini, a centre left deputy, called on Mr Berlusconi to apologise to Mr Obama and to avoid embarrassing Italy in future with remarks "in bad taste".

He said the flamboyant Italian leader and media tycoon "forgets that his words affect the image of our country in the world". He added: "To say that the US President is young, good looking and suntanned will sound offensive to many and charged with dangerous ambiguity."

Walter Veltroni, the opposition leader, said: "A statesman cannot allow himself to make cabaret jokes while abroad. Berlusconi is seriously damaging the image and dignity of our country." Massimo Donadi of the centre left Italy of Values party said Mr Berlusconì's "unhappy" remark had exposed the centre right's "creeping racism".

Mr Berlusconi's previous gaffes include remarking to businessmen on a trip to the US that Italy was a great country to invest in "because we have fewer Communists nowadays and beautiful secretaries, superb girls".

Meeting the Danish Prime Minister Anders Fogh Rasmussen in 2002, Mr Berlusconi described him as "the best-looking Prime Minister in Europe" and suggested he should have an affair with his wife, the former actress Veronica Lario.

In 2005 Helsinki demanded an explanation when he said he had used "playboy tactics" to persuade the Finnish President Tarja Halonen to back Italy as the site of the European Food Safety Authority.


Allora, in calce riporto il link all'articolo copiacucito sopra e la precisazione che io non capisco molto bene l'inglese. Ma che l'Italia ha fatto la sua ennesima figura di paese da cabaret a livello internazionale credo si sia capito bene :-)

Saluti a tutti
I.