sabato 29 settembre 2007

Omeopatia

So bene che molti amano pensare di potersi curare con l’omeopatia e non sarà certo questo mio post a convincerli del contrario. Tuttavia dal sito del Cicap (www.cicap.it) riporto un piccolo stralcio di un articolo in cui viene descritto il procedimento di produzione di un tipico farmaco omeopatico:
“Il suo tipico procedimento (di Hahnemann, il fondatore della disciplina) consisteva nel prendere una parte della "tintura" iniziale, di solito un estratto idroalcoolico, portarla a 100 parti con acqua, agitare due volte, ottenendo la "prima diluizione centesimale" ( 1CH ). Di questa si prende ancora una parte, la si diluisce a 100 (agitando) ottenendo la seconda centesimale ( 2CH ), e così via fino alla decima, ventesima, trentesima centesimale ( 30CH ), diluizione ancora oggi usatissima. Il numero di volte che si doveva agitare il boccettino (verticalmente!) fu poi standardizzato a 100 "succussioni"
Prosegue l’articolo calcolando il numero di molecole del c.d. principio attivo che dovrebbe trovarsi nel farmaco dopo dieci 12 diluizioni e oltre:
E' facile fare qualche calcolo; consideriamo per semplicità una sostanza con peso molecolare pari a 100 (per es. CaCO3). Un grammo di essa in 100 mL di soluzione, quindi alla 1CH ) contiene 6.022 . 1021 molecole. Una diluizione 2CH conterrà 10-2 grammi e 6.022 . 1019 molecole. Una diluizione 11CH conterrà 10-20 grammi e 6.022 . 10 molecole. Una diluizione 12CH (attenzione!) conterrà 10-22 grammi e 0.6022 molecole. Nei 100 mL non resta nemmeno una molecola. Se ora si continua (fino alla 30C e oltre) si diluirà dell'acqua con altra acqua.”
Si potrebbero fare molti altri discorsi e, se uno vuole credere a una cosa, ci creda pure: se si tratta di fede, non metto lingua e spesso siamo costretti ad ammettere che la fede aiuta (ma possiamo distinguere la fede in una cosa di cui non si può dimostrare né la verità né la falsità, dalla fede in una cosa sicuramente falsa); ma la dimostrazione che il cosiddetto farmaco omeopatico non contiene nemmeno una molecola della sostanza che dovrebbe agire sull’organismo e sulla malattia basta a convincermi della totale inefficacia intrinseca del farmaco (salvi eventuali effetti placebo) e che questi prodotti (prodotti? Acqua fresca?) siano utili solo a chi li produce, a chi li vende e a chi li prescrive.



(Link all'articolo cui ho fatto riferimento)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un mio amico ha preso dei rimedi omeopatici per far contento 1 collega medico, che sapendo era scettico gli ha provocato, con il rimedio omeopatico, 1 attacco di ulcera violento. Fossi in te proverei prima di basare il tutto su 2 numeri..

Il cane di Jack ha detto...

Questo cosa dimostra? Scusa non capisco...