sabato 15 settembre 2007

Gatti indeterminati e paradossi

Proseguo nel mio interesse a spizzichi e bocconi per la scienza e spero che qualcuno possa trovare spunti di riflessione in questi miei post o che qualcun altro, dopo avermi ricoperto di insulti per la mia ignoranza in materie così lontane le une dalle altre, mi spieghi qualcosa e mi faccia “togliere il vizio” di parlare a vanvera.

Allora andiamo:

Il cretese Epimenide afferma che tutti i cretesi mentono.

Se Epimenede dice il vero allora non è vero che tutti i Cretesi mentono, e l’affermazione contraddice sé stessa, perché Epimenede, il cretese, sta dicendo la verità.

Se Epimenede mente, allora è vero che tutti i cretesi mentono e, anche questa volta, l’affermazione contraddice sé stessa, perché Epimenede sta affermando una verità.

Insomma con la bocca possiamo pronunciare parole che non rispettano il principio di non contraddizione per cui una cosa o è vera o non lo è.

Sarà una sciocchezza, ma io vi trovo un’analogia con il famoso gatto di Schrödinger che è vivo e non è vivo allo stesso tempo finché non apriamo la scatola e la indeterminazione quantistica si risolve in un gatto inferocito dalla cattività o in un gatto morto.



(Riferimento in questo blog, il post meccanica quantistica e vivisezione )

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