sabato 3 novembre 2007

Extracomunitario

Certe parole sono razziste dall’origine: per esempio il termine “extracomunitario” è sempre stato usato per indicare stranieri di serie B e C. Nessuno lo ha mai usato per uno svedese o un americano. Ora che certi stati extracomunitari sono diventati comunitari, siamo confusi e stanchi dello sforzo mentale che dobbiamo fare per distinguere un rumeno (comunitario) da un ucraino (extracomunitario).
Ci ricordiamo dell’incertezza della pena e ci dimentichiamo di vivere in una nazione violenta. Ci ricordiamo dell’incertezza della pena e ci dimentichiamo che esiste la violenza delle mafie, italiane e straniere. Esiste la violenza dello sfruttamento del lavoro italiano e “straniero”. Esista la violenza delle forze dell’ordine. Esiste la mancanza di giustizia nell’amministrazione della giustizia.
Esiste che sappiamo benissimo che misure severe corrispondono a carta straccia. Quando tutto si sarà calmato e la gente tornerà a più ameni delitti di casa nostra, che ci permettono di dividerci in innocentisti e colpevolisti, e non richiedono così pressantemente vendetta, e quando il governo sarà cambiato, torneremo al lassismo di sempre ché tanto siamo italiani e le leggi non le rispettiamo né pretendiamo vengano applicate agli altri.

4 commenti:

Dario ha detto...

Più una legge si fa "dura" più evidente appare l'inefficacia di ogni sanzione verso il reato che essa stessa vorrebbe prevenire. La legge, in quel caso, non appare più avere finalità di giustizia, essa serve solo a mostrare ai più , per breve tempo, l'esistenza di un formale potere.

Il cane di Jack ha detto...

A volte si a volte no. In Italia ci sono sempre state leggi abbastanza dure; basta pensare che, ancora oggi, l'impianto generale del nostro codice penale risale al fascismo. In Italia però le leggi vengono adottate e modificate per convenienza. Fino a poco tempo fa si sbandierava ai quattro venti il garantismo, oggi si parla solo di rigore.
Poi, puoi fare leggi severe fin che vuoi se poi sai benissimo che il processo si può rallentare a piacimento. E puoi sbandierare ai quattro venti l'obbligatorietà dell'azione penale, se poi sai che lo stato non riesce, per inefficienza o pigrizia, a perseguire tutto. Io mi sono fatto l'idea che in Italia i poteri forti ci sono e sono molto efficaci, solo che operano attraverso altri mezzi e altre vie: una fra le tante l'informazione stampata e televisiva. Buonanotte Dario

Fra ha detto...

Solo due cose. Una. il termine extracomunitario, hai ragione, è tanto caro a chi lo utilizza in senso razzista, o, perlomeno per indicare cittadini di serie B o C, che poco fa dalla Annunziata, Fini più volte parlava di etracomunitari e di permesso di soggiorno, quando l'argomento, gli ricordava la giornalista, erano i rumeni, cittadini comunitari, a cui non puoi impedire di circolare e di entrare...Lui, però (Fini) è convinto che anche i cittadini comunitari si possono con semplicità "controllare" al momento che entrano, annotando il nome alla frontiera e poi andando a vedere cosa fanno dopo un mese.. Semplice, dice lui!..!!?? E allora perchè non ci facciamo controllare anche noi quando stiamo un mese in Francia, o in Spagna?...E poi, chi controlliamo noi? Solo i rumeni?..E come? Gli chiediamo di farsi vedre in caserma ogni tre giorni?..Li andiamo a cercare..?!!???
Due. I poteri forti in Italia esistono eccome, certo, e vivono bene con qualunque governo..Tu pensavi all'informzione...io stavo pensando ai "soliti, vecchi" poteri economici..la lobby dei finanzieri, banchieri e.."affaristi" che decide dell'economia italiana molto più del governo, ECC..ECC..
Mah!..Io mi auguro che, prima o poi, anche questa nostra Italia cresca in democrazia..magari tra qualche decennio..magari apprendendo dallo stare nel contesto europeo..magari non dimenticandoci, noi cittadini, di essere tali..(non sudditi passivi)..
Ciao,
Frida

Il cane di Jack ha detto...

Credo che ce l'avesse con i soliti zingari che rubano i bambini. Che ci vuoi fare, quando una classe politica è così inetta e incapace di governare si troa sempre un rom, un ebreo o un islamico a cui dare la colpa di tutto. La storia insegna.
Ciao