venerdì 18 aprile 2008

L'effetto farfalla e le parole

La teoria del caos interessa tutti quei fenomeni, come la meteorologia/climatologia o l’andamento della borsa, la dinamica dei fluidi, etc., in cui le variabili sono così tante che non possono essere considerate tutte nel modello che li studia. Se facciamo un esperimento di fisica siamo costretti a semplificare ciò che accade nella realtà e la semplificazione consiste nel limitare l'esperimento a poche variabili (ad esempio una sfera e un piano inclinato). Ma se vogliamo studiare il clima e il suo andamento su una scala di tempo abbastanza vasta, ci dobbiamo arrendere all’evidenza di non poter considerare tutte le infinite e minime variabili, come, ad esempio, il battito delle ali di un gabbiano o un turista che calpesta una farfalla.
L’effetto farfalla consiste nell’idea che anche un fenomeno di minima entità, come il battito di ali di una farfalla, possa causare in un arco di tempo sufficientemente lungo effetti macroscopici come un uragano o una tempesta tropicale.
Chissà se anche le parole che diciamo, in un congruo periodo di tempo, possono produrre effetti catastrofici? Il dubbio comunque dovrebbe convincere a dirne/scriverne poche e a sceglierle bene….
Sull’effetto farfalla, vorrei dire ancora qualcosa. E’ vero che quando si parla di tale fenomeno inerente la teoria del caos, viene di solito richiamato il solito esempio dell’uragano. Ma credo anche che, se esiste un tale fenomeno, si possa applicare anche ai fatti positivi.
L’altro giorno ho letto un post intitolato “perché continuare a scrivere?”
Ebbene credo che la fiducia sia uno dei motivi per cui io personalmente continuo a scrivere.
So benissimo che malgrado uno possa “tenerci” a ciò che scrive, come se fosse una propria creatura, o un’estensione del sé, la maggior parte delle volte ciò che si scrive ha valore nullo o infinitesimo. Per controbilanciare tale forma di vanità, mi inginocchio sui ceci una volta al giorno e mormoro: “devo essere più umile, devo essere più umile!”.Altre volte invece di inginocchiarmi sui ceci, semplicemente medito sul fatto che io non sono ciò che scrivo e che non sono ciò che non scrivo. Quindi tutto questo ha poca importanza e valore quasi nullo e ne sono razionalmente cosciente anche se non sempre l’emotività segue la ragione.
E tuttavia se parlare può essere pericolosissimo perché, proprio come schiacciare le ali di una farfalla, può causare grandi disastri, anche non parlare può essere altrettanto pericoloso.
Possiamo abituarci a subire il nostro stesso silenzio. Nel nostro silenzio possono essere compiuti grandi misfatti. L’inerzia può impedire che si avverino meravigliose utopie.
Ovviamente quando uno non è un dio, può solo procedere a tentoni, magari, con un po’ di sana umiltà, chiedendo aiuto a Dio.
E ogni parola detta o scritta è una scommessa. Se c’è gente che scommette sui gratta-e-vinci, io non sono più matto se scommetto sulle parole e sull’effetto farfalla.
Se poi saranno disastri dirò semplicemente: era nella mia natura parlare e sapevo fare poche altre cose oltre questa.

Effetto farfalla su wikipedia
Teoria del caos
su wikipedia

5 commenti:

Fra ha detto...

..e oggi, che a 90 Lorenz è morto (non potevi ricordarlo meglio che citandolo)..noi (profani) stiamo ancora a cercare di capire bene la sua (apparentemente) bizzarra teoria..A me, che mi sono sempre "imbrogliata" con le variabili (in statistica e non solo :) attira particolarmente la sua teoria..Mi attira perchè è davvero grande pensare, scientificamente e non filosoficamente, quanto "peso" possa avere il battito di una farfalla nel determinare un evento..Dunque quanto grande, appunto, potrebbero essere le catastofi o, viceversa, gli effeti "miracolosi" di una nostra semplice parola..buttata lì in un post..per caso..o per stupida vanità..Già!..
"So che malgrado uno possa "tenerci" a ciò che scrive, come fosse una propria cratura, o un'espressione del sé, la maggior parte delle volte ciò che si scrive ha valore nullo o infinitesimo" (...) Per conrobilanciare tale forma di vanità(..) mormoro: devo essere più umile, devo essere più umile, devo essere più umile!" Ecco, e questa (non ripeto il seguito, ma è come se lo facessi) è la tua "lezione", che, se mi permetti, vorrei fare mia, tanto mi sembra saggia! E profonda! E non sai quanto appropriata a tante situazioni (di lavoro e personali)
Un bacio
Frida

marina ha detto...

hai ragione.
devo essere più umile, devo essere più umile...
anche nei commenti :-)
marina

Il cane di Jack ha detto...

@ Frida: ovviamente non volevo dare lezioni, particolarmente non di umiltà e non a te :-)
@ Marina: e nemmento a te!!! :-)

riri ha detto...

Ciao I.,non vorrei essere banale dopo quanto ho letto..l'umiltà,una parola difficile da applicarsi nella vita reale,il cercare parole che non possano ferire chi legge (anche se nn ti conosce),forse questo potrebbe dare un senso ....
a se stessi ed agli altri.
E' bello leggerti e te lo dico sinceramente,con un sorriso.

Il cane di Jack ha detto...

Non sei mai banale Rosy. Tu sei vera. Non sempre è possibile dire parole che non feriscono. Non sempre dalle nostre bocche escono parole giuste. Non siamo supereroi? Giusto?
Un bacio grande
I.