mercoledì 16 aprile 2008

Repost: Scorie nucleari e scorie morali

Man mano che invecchio, per reagire ai danni del tempo, cerco di riconsiderare le posizioni che ho assunto nel corso della vita, cercando di non dare nulla per scontato, ma valutando bene tutte le informazioni che ho a disposizione.Per esempio, tanti anni fa, ai tempi del referendum, per intenderci, ero decisamente contrario al nucleare civile, pensavo addirittura che fosse una delle materializzazioni del male e non capivo come ci potesse essere chi la pensava diversamente. Oggi non è più così.D'altro canto non penso che il nucleare sia la soluzione di tutti i problemi, che ci renderà più o meno indipendenti dal petrolio e abbatterà in maniera decisiva le emissioni di biossido di carbonio nell'atmosfera terrestre.
Ma:
- già oggi forse il nostro pc sta consumando energia prodotta con la fissione nucleare: non avere centrali in casa nostra, non volerne, a questo punto, è solo questione di ipocrisia.- mi piacerebbe conoscere il numero esatto dei decessi e delle malattie causate da una centrale nucleare e quello causato da una centrale termoelettrica nel corso di un lungo periodo di tempo (considerate le emissioni nocive e l'effetto serra) Scusate il cinismo, ma se avessi a disposizione questo dato farei la scelta che causa meno danni.
- l'alternativa “francescana” a me sembra impraticabile. Mi piace il mio tenore di vita: non so se riuscirei, tutte le sere per il resto della mia vita, a mangiare a lume di candela e a scendere ogni giorno a prendere quattro o cinque secchi d'acqua per lavarmi, fare da mangiare e pulire il bagno. O forse sono cinquanta o più a famiglia i secchi d'acqua? Certo chi si sente può farlo e se sono tutti d'accordo io mi associo. Tuttavia non credo che la gente lo accetterebbe, altrimenti che senso avrebbero tutte queste lamentele per un lieve decremento del livello dei consumi superflui (e non ne sono affatto sicuro) e del valore reale di stipendi e salari. Ancora una volta entra in gioco l'ipocrisia.
- le cosiddette energie alternative -lo dicono tutti- potrebbero fornire soltanto una minima parte, in percentuale, dei consumi energetici di un paese. Non è una buona ragione per trascurarle. Non è giustificabile che l'Italia sia dietro la Germania nello sfruttamento dell'energia fotovoltaica. Ma non credo nemmeno di aver bisogno di andare a fare citazioni per affermare che è pura illusione quella di risolvere il problema delle emissioni serra con quattro generatori fotovoltaici o eolici (e questi ultimi hanno anche essi un certo impatto ambientale.
- Alcuni problemi, come quello delle scorie radioattive, possono essere risolti con un grosso impegno di ricerca. D'altra parte continuare a gettare nell'atmosfera quantità enormi di anidride carbonica non è meno pericoloso su scala globale, e lo stiamo vedendo bene, se abbiamo occhi.

(già postato il 11/12/2007)

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