mercoledì 9 aprile 2008

Il fumatore: destino e sensi di colpa

Titolo che non c'entra niente neanche questa volta. Portate pazienza :-)
Vista la mancanza di una mia competenza specifica in materia, non posso sulla base della lettura di qualche libro, peraltro fatta a spizzichi e bocconi, azzardarmi a fare una diagnosi psichiatrico- sociologica della società in cui vivo. Tuttavia alcune frasi possono colpire e magari aiutare a scolpire la sensazione che si vive in un dato momento. Certo potrei sbagliarmi, ma si dicono tante sciocchezze che, se dico la mia, forse aiuterò qualcuno migliore di me a riflettere.
Allora la citazione che, a mio modesto avviso, aiuta a comprendere la situazione attuale è questa:
"I pazienti depressi hanno una particolare inclinazione ad aspettarsi avversità future ed a viverle come se accadessero nel presente o fossero già accadute [...] inoltre , se un problema è insolubile ora, (il paziente n.d.r.) si convince che non troverà mai il modo di risolverlo o superarlo in qualche modo" (Aaron T. Beck - Principi di terapia cognitiva - Atrolabio - 1984 - pagina 88).
Per anni mi sono lasciato sconfiggere del mio pessimismo, dalla convinzione che fosse impossibile per me cambiare le cose in modo da vivere in un mondo più accogliente. Forse per questo non sono mai riuscito a trovare una compagna per la mia vita e sono stato un perdente in tante cose, lasciandomi sconfiggere da un destino che, alla fine, non è che la somma di tante convinzioni negative, su di me, sulla realtà, sulla vita. Probabilmente però mi sono salvato da certe forme di depressione estrema, solo perché mi sono sempre rifiutato di smettere di amare la vita, malgrado molte voci interiori mi dicessero di farlo. Parto da questa considerazione personale perchè voglio arrivare a una riflessione pubblica.
Se guardassimo senza dogmi e senza pregiudizi alla maggior parte dei problemi che sembrano privi di soluzione, probabilmente ci accorgeremmo che si tratta di meri problemi umani come se ne sono presentati altri nella storia: niente di insolubile, niente di insormontabile. Spesso si cercano soluzione per scalare vette troppo alte, mentre il valico è lì, a portata di mano, o c'è solo un piccolo tratto di mare da attraversare.
D'altra parte la diffusa mentalità pessimista non riesce a pensare al tempo che scorre, dimentica che ci sono le lancette dell'orologio che girano, cristallizza i problemi e le tendenze come se fossero eterne. In quest'ottica, il presente diventa il tempo dell'attesa, il futuro quello della superstizione. Forse non dovrebbe essere così: il tempo scorre e il futuro offre una miriade di probabilità diverse. Se potessimo prevedere anche le catastrofi non ci sarebbe motivo per non evitarle, o comunque per non fare ogni sforzo possibile di evitamento. Non basterebbe, come credo che tendiamo a fare, sperare, in modo un po' superstizioso, che succeda qualcosa che ci permetta di farla franca, mentre non dubitiamo di meritare il peggio, perché continuiamo a fare tutto quello che possiamo per meritare questo peggio.
Il futuro invece è pieno di possibilità e il presente deve diventare il tempo dell'azione.
Io che vivo non posso permettermi di pensare che le mie azioni non abbiano influenza sulla mia vita e sulla realtà che mi circonda, perché ogni convinzione contraria è negazione della vita, come se la morte avesse messo la sua minuscola bandiera nel mio cuore.

8 commenti:

nonsoloattimi ha detto...

Mi sono "rivista" in quello che hai scritto, non in tutto ma... hai aperto una breccia nella mia mente, vorrei poterne parlare ma qui non è il caso, però mi ha fatto bene... leggere è stato un pò come esorcizzarle... scusami se non sono stata molto chiara...

Fra ha detto...

Caro I., sai che ammiro la tua saggezza e apprezzo la tua filosofia di vita, solo apparentemente "minimale"..E sai anche che, leggendoti, ne ho fatto "tesoro" in passato, e ora..Fai bene a dirle, queste cose che pensi..Fai riflettere..molto più che con libri e lezioni erudite..
Solo una cosa, mi piacerebbe capire meglio, se posso..Non ho ben capito(troppo ermetica?..O?..)l'ultima frase..Cosa vuoi dire, dopo aver fatto dell'attaccamento alla vita e della possibilità di avere influenza nella realtà, con "come se la morte avesse messo la sua minuscola bandiera nel mio cuore"?

riri ha detto...

Caro I.quanto hai scritto è il frutto di molti pensieri,di molte menti,di persone con una forte sensibilità (a parer mio),spesso quello che si cerca è vicino,spesso,come tu dici,spero di aver colto il giusto senso,si vogliono scalare vette troppo alte,attraversare mari troppo turbolenti..ma tutto questo è la vita..il piacere di ogni giorno,la sorpresa che ci può cogliere,anche solo un momento,anche solo un sorriso...i momenti no,le grandi riflessioni,queste a volte sono positive,fanno emergere comunque il meglio che è in ciascuno di noi.
Penso che sia finito colui il quale non riflette più su certi temi e malesseri,non dico che bisogna farne parte del proprio percorso,ma sicuramente in parte lo sono stati.
Un caro saluto.

Il cane di Jack ha detto...

@ Claudia: mi onora il fatto di averti fatto riflettere. Un bacio.
@ Frida: grazie per l'apprezzamento (bada però a non farmi sentire troppo importante). Ho riletto il pezzo che non ti è chiaro: non significa niente di particolare. Trovi che sia stonato con tutto il resto? Un rigurgito di pessimismo? La verità è che mi sforzo di essere ottimista, ma ogni tanto affiora qualcosa di altro :-)

Alla cara Rosy: sono convinto che tu sia una persona stupenda e innamorata della vita, che sa riflettere e diventare allegra e triste, come lo scorrere delle stagioni.
Grazie di essere venuta a trovarmi.
Ciao e un bacio a tutte le mie carissime commentatrici.... Avessi tutto questo seguito di donne anche nella vita reale... ;-)

Anonimo ha detto...

Bene un po' di ottimimo e sottoscrivo quello che ti ha deto Frida, lo condivido. Un abbraccio, Giulia

nonsoloattimi ha detto...

..."Avessi tutto questo seguito di donne anche nella vita reale"
... fai il modesto??? se quelllo che scrivi ( e ne sono sicura) fa parte di te... allora penso che sei una persona sensibile, riflessiva, profinda... ma che vogliono di più queste donne?
Buona giornata

Il cane di Jack ha detto...

@ Giulia: grazie di essere passata a trovarmi e, mi raccomando, non perdiamo la speranza: il voto comunque non sarebbe bastato. Quello che in qualche modo stiamo cercando di fare è vivere dignitosamente e questo va al di là di chi vince e di chi perde.
@ Claudia: le donne? cosa vogliono? il sangue naturalmente :-)
Un bacio a tutte e due
I.

riri ha detto...

Ciao I. sei sempre un gentiluomo..ma le donne....nn tutte sono così diaboliche...a volte,vicino,ma molto vicino,c'è una donzella che ti guarda arrossendo,con lo sguardo rapito...forse se ti guardi intorno la vedi...
A volte,cerchiamo sempre lontano quello che abbiamo a portata di mano!
Buona giornata :-)