domenica 29 giugno 2008

Contro le leggi canaglia




Anche io fungo da ripetitore all'appello per questa manifestazione contro le leggi canaglia, a cui non potrò partecipare di persona.

venerdì 27 giugno 2008

Il disgusto*

Ogni giorno che passa questo governo mi disgusta sempre di più. L'ultima che ho sentito è quella della schedatura dei bambini rom, con impronte digitali o foto segnaletiche; poco importa. Ecco prima o poi chiederò asilo politico in qualche campo nomadi e comincerò a praticare l'accattonaggio e a farlo praticare ai miei figli. Voglio che mi prendano le impronte digitali, che mi schedino come pericoloso ladro di bambini. Si, mi aggirerò intorno alle case di questi odiosi italiani, tanto egoisti e sempre più razzisti, incapaci di vera solidarietà e di ospitalità e ruberò loro i bambini. Poi ovviamente glieli riconsegnerò subito perché non saprei cosa fare dei loro bambini viziati, rampolli di genitori instupiditi dalla televisione, insensibili e ignavi, che plaudono alle iniziative razziste di questa accozzaglia di paraculi che ha preso il potere.
E perché non il profilo genetico: mannaggia! al ministro maroni devo proprio suggerire tutto io? Non pensa il singolare personaggio che i bambini crescono e che crescono anche i loro polpastrelli e che i loro lineamenti di bambini sono soggetti a rapidi mutamenti a causa della crescita*? Il profilo genetico risolverebbe il problema una volta per tutte. Tra qualche hanno potremmo risparmiare i soldi di un'ulteriore schedatura degli adulti rom.
Insomma, lo dico a chiare lettere: l'idiozia riesce a regnare solo su un popolo idiota e il ministro maroni, se un giorno si svegliasse e capisse che la propria natura umana è proprio perfettamente la stessa natura umana di un rom, dovrebbe dimettersi subito, inorridito da sé stesso.
E ora schedatemi pure.
Isidoro Bonaventura
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Su segnalazione di un amico ottempero al dovere di rettificare un concetto espresso nel post che precede: "Le impronte digitali si formano definitivamente nel feto di 7 mesi e sono in generale, insieme all’aspetto fisico, facenti parte del fenotipo di un individuo, che si ritiene sia univocamente determinato dalla combinazione di uno specifico genotipo con uno specifico ambiente (fonte wikipedia)". Quindi era errato il concetto che le impronte digitali dei bambini siano soggette a mutazioni dovute alla crescita.
5/08/2008
Isidoro

sabato 21 giugno 2008

Tempo

Oggi mi è capitato di pensare al tempo. Tempo perso direte :-)

Senza pretendere di affrontare l'argomento nella sua complessità, vorrei riportare alcune citazioni sull'argomento:
"Che cos'è dunque il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più." (Agostino da Ippona)
"Il dato certo dell'esperienza è che tutto quanto interessa i nostri sensi è materia, ovvero trasformazione di materia, visto che tutti gli oggetti materiali si modificano; alcuni lo fanno in tempi brevi, altri in modo lento, ma tutti sono "destinati" a trasformarsi" (wikipedia)
Per Kant, "Il tempo è quindi unicamente una condizione soggettiva della nostra (umana) intuizione (la quale è sempre sensibile, in quanto cioè noi siamo modificati da oggetti), e in sé, fuori del soggetto è nulla» (vedi link)
"Una delle implicazioni di questa teoria (la c.d. teoria ristretta della relatività n.d.r.) è che il tempo va considerato a tutti gli effetti come una quarta dimensione, oltre le tre spaziali (altezza, larghezza profondità...). La posizione di un corpo viene definita dalle sue tre coordinate spaziali e da quella temporale (x, y, z, t). Alcuni chiamano <<cronotopo>> l'insieme delle quattro coordinate.
Tutti i corpi materiali, quindi, viaggiano sia nello spazio che nel tempo. Tutti i corpi fermi (rispetto a un sistema di riferimento) viaggiano solo nel tempo, non nello spazio e si muovono sull'asse del tempo alla velocità della luce. Quando si muovono anche nello spazio, una parte di quella velocità viene trasferita dal tempo allo spazio ed è per questo che ... il tempo trascorre più lento." (Roberto Vacca - Anche tu fisico -Garzanti2008).

venerdì 20 giugno 2008

Un articolo del 2006

Copio e incollo dal sito web de "La Repubblica" l'articolo che troverete a questo link

Processo Mediaset, Mills ai giudici
"Ho protetto Berlusconi"
Poi il legale ritrattò: "Riaffermo che le mie precedenti testimonianze
salvo gli inevitabili vuoti di memoria, erano sincere e veritiere".


L'avvocato David Mills

MILANO - Una dichiarazione dell'avvocato inglese David Mills, contenuta in un verbale di cui le agenzie di stampa sono venute in possesso, conferma la copertura offerta a Silvio Berlusconi. "Non credo occorrano molte parole", ha dichiarato Mills nel corso dell'interrogatorio effettuato il 19 luglio 2004 ai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale impegnati nell'inchiesta sui diritti tv di Mediaset. "Io - ha detto l'avvocato - sono stato sentito più volte in indagini e processi che riguardavano Silvio Berlusconi e il gruppo Fininvest e, pur non avendo mai detto il falso, ho tentato di proteggerlo nella massima misura possibile e di mantenere laddove possibile una certa riservatezza sulle operazioni che ho compiuto per lui".

Ieri i pm milanesi hanno fatto notificare all'avvocato Mills un avviso di chiusura delle indagini per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. Adesso all'avviso dovrebbe seguire una richiesta di rinvio a giudizio.

Il verbale pubblicato oggi dalle agenzie di stampa si riferisce al momento nel quale all'avvocato venne mostrata dai pm una lettera che egli stesso aveva scritto al proprio commercialista, nella quale spiegava la provenienza di 600.000 dollari che l'accusa ritiene siano stati il compenso prezzo per dichiarazioni false in due processi milanesi a carico dello stesso Berlusconi.

Nella lettera al commercialista del 2 febbraio 2004 l'avvocato, marito di Tessa Jowell, ministro della Cultura del governo Blair, scriveva: "Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. e loro conoscevano la mia situazione. Erano consapevoli, in particolare, di come i miei soci si fossero intascati la maggior parte del dividendo; sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito ma ho superato momenti difficili, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr.B fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo".

Mills, però, il 7 novembre successivo, si presentò spontaneamente in procura e sostanzialmente ritrattò queste affermazioni, depositando anche una memoria in cui giustificava la somma sostenendo che si trattasse invece di proventi legati a investimenti in un fondo off-shore, e spiegava: "Non posso che attestare l'assenza di regalie e/o compensi dal gruppo Fininvest e/o di Berlusconi, che non siano quelli puramente professionali da me percepiti". "Riaffermo, inoltre - scrisse ancora nella memoria - con la massima enfasi, che le mie precedenti testimonianze (nei processi, ndr.), salvo gli inevitabili vuoti di memoria, erano sincere e veritiere".

Sia il verbale d'interrogatorio che la memoria sono stati depositati oggi nell'udienza preliminare per il troncone principale del procedimento, che vede imputato, tra gli altri, Silvio Berlusconi per presunte irregolarità nella compravendita di diritti cinematografici e televisivi da parte di Mediaset.

Nel filone riguardante le testimonianze di Mills nei processi Arces+altri e All Iberian, i pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale hanno invece chiuso le indagini con l'avviso rituale, in base all'articolo 415 bis del codice di Procedura Penale che, di norma, prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

(17 febbraio 2006)

martedì 17 giugno 2008

Salvate il panda!

Da un paio di giorni continuo a ripetermi mentalmente questa frase. Salvate il panda! la sinistra siciliana che sembra veramente una specie in via di estinzione.
I numeri, veramente plebiscitari, fanno temere un'estinzione e auspicare la creazione di una riserva naturale dove far sopravvivere ed eventualmente riprodurre gli ultimi esponenti della sinistra siciliana.
Mi chiedo però cosa hanno fatto e cosa faranno questi epigoni della sinistra per meritare di sopravvivere? Nulla o quasi penso.
Soprattutto credo che abbiano perso il contatto con i poveri e gli oppressi (e ce ne sono: dalla mafia, dagli usurai, dai datori di lavoro, dai cento favori che vengono resi in luogo di mille diritti) e hanno perso la capacità fondamentale di candidare gente presentabile e coraggiosa.
Ora l'unica possibilità in Sicilia è di chiudere questa gente nella riserva e cominciare a pensare ai modi in cui possiamo fare da noi, che siamo uomini qualunque, ma non qualunquisti.
Spero di non aver detto stupidaggini e che qualcuno alzi la mano :-)

sabato 14 giugno 2008

VotateVi

Qua domani e dopodomani si vota per le comunali e le provinciali. E allora? E allora copio il significativo scritto di un'amica, che mi ha colpito per l'idea semplice ed efficace che propone:

Guardando tutti i manifesti che stanno invadendo, in questi giorni, la città viene di pensare: ma tutta questa gente che cosa ha mai fatto per Giarre? e che fine farà concluse le elezioni? probabilmente, la maggior parte tornerà a farsi i fatti propri e a disinteressarsi del destino di questo posto, se non per lamentarsi poi di quello che non va.
Fare politica non è solo fare campagna elettorale, cercare voti, appendere manifesti ovunque. Possiamo (e forse dobbiamo) fare politica senza essere candidati nè simpatizzanti di alcuna forza politica. Così invece di pensare a cosa hanno fatto o dovrebbero fare candidatti e futuri eletti, ho deciso cosa avrei fatto io. Insomma, mi sono eletta! Comunque vadano le elezioni quello che è in mio potere fare, lo potrò fare e ho deciso di farlo. Per iniziare, mentre tutti distribuiscono "santini" io mi sono fatta mandare dall'Ato Joniambiente una cinquantina di sacchetti per la raccolta differenziata, ho fatto le fotocopie delle istruzioni (a mie spese) e li sto distribuendo ai miei vicini di casa e ai conoscenti che incontro in giro. Tutte le persone che ho incontrato mi hanno detto di non differenziare i rifiuti. Forse qualcuno di quelli che incontro adesso inizierà. Se facessimo tutti così, col passaparola, potremmo determinare un cambiamento di abitudini e di mentalità. E questo farebbe di noi un paese po' più civile.
Credo che ciò che rende credibile chiunque è il non guadagnare nulla nelle iniziative che si portano avanti, magari anche il rimetterci qualcosa. Qualcuno ha detto una volta questa frase bellissima: "Siate voi stessi il cambiamento che vorreste vedere avvenire".
Per impegnarsi per il bene comune non c'è bisogno di essere eletti.
Io per iniziare ho deciso di impegnarmi promuovendo la raccolta differenziata, ma in seguito gli ambiti potrebbero essere altri.
Voglio fare quindi anch'io un appello al voto: per il bene della nostra città...
votateVi, scegliete un impegno per il bene di tutti e portatelo avanti ad ogni costo...
Siate voi stessi il cambiamento che vorreste vedere avvenire a Giarre.
Auguri a tutti noi
MGL
Ecco il link al blog di Gabriella

venerdì 13 giugno 2008

mercoledì 11 giugno 2008

Ancora rifiuti: Thor

Girovagando su internet ho trovato un buon esempio di come, in fin dei conti, la soluzione di molti problemi umani sarebbe possibile, solo se gli uomini usassero di più quell'infinita risorsa che è il cervello, facendo ricerca, studiando, valorizzando l'unica fonte di energia sempre rinnovabile che è l'intelligenza.
L'esempio è di attualità (quello dei rifiuti) e la fonte penso sia affidabile (il sito del C.N.R).

venerdì 6 giugno 2008

Triste me mi ma l'amore è meglio

La canzone dell'amore perduto



Oggi sul treno ho detto una cosa molto brutta, che sicuramente mi sarà attribuita come peccato: ho detto che "solo quando saremo arrivati al fondo, potremo cominciare a scavare". E poi, mentre camminavo verso casa, ho pensato che in qualche modo dovevo rimediare. Meglio peccare d'amore

martedì 3 giugno 2008

ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA IN IRAK E INFORMAZIONE ALL'ITALIANA

Oggi si parlava con un'amica dell'informazione italiana. E visto che non sono stato capace di citare correttamente un libro di Travaglio, dal titolo "La scomparsa dei fatti" edito nel 2006, faccio qui un po' copiato;
"Inesistenti sul versante iracheno, le armi proibite c'erano eccome negli arsenali dei cosiddetti liberatori...Un'impeccabile inchiesta scoop del giornalista Sigfrido Ranucci, inviato di Rainews 24, che l'ha trasmessa il 7/11/2005, dimostra che la città santa di Falluja fu rasa al suolo nella notte fra l'8 e il 9 novembre 2004, con migliaia di vittime civili, grazie a massicci bombardamenti di bombe al fosforo bianco, proibite da ben cinque convenzioni internazionali... tutte le principali tv del mondo acquistano il reportage di Ranucci, così americani, inglesi, francesi e australiani possono vedere gli effetti speciali della democrazia fosforescente"... In America il governo Bush, messo alle strette dall'informazione... è costretto a rispondere. In prima battuta, il Pentagono smentisce i bombardamenti al fosforo accusando la Rai di "propaganda antiamericana".... poi, l'indomani, dinanzi alle immagini inequivocabili e alle testimonianze di diversi reduci di guerra americani rilanciate in tutto il mondo, sono costretti ad ammettere l'uso della micidiale arma chimica. Il governo inglese pure.
Il governo italiano invece non proferisce verbo, anche perché nessuno - a parte pochi cani sciolti della cosiddetta sinistra radicale - gli chiede niente. La grande stampa italiana snobba l'eccezionale scoop di Ranucci. Quella piccola, tipo IL GIORNALE berlusconiano, lo commenta come se si trattasse di una semplice illazione.... Massimo Teodori... scrive testualmente che l'inchiesta di Rainews24 è "una storia di ordinaria demagogia, di partigianeria filoterrorista. Rainews rappresenta gli americani come nuovi nazisti", ma per fortuna "non c'è un solo grande giornale Usa che abbia dedicato una sola riga alle presunte rivelazioni della nostra Tv". Non aveva ancora finito di scrivere che tutti i giornali e le Tv del pianeta sbattono il fosforo in prima pagina.”

link al sito di Rai News 24

fosforo bianco sul sito di Rai News 24

Fosforo bianco su wikipedia

Articolo di Massimo Teodori

http://www.guardian.co.uk/politics/2005/nov/15/usa.iraq