mercoledì 20 febbraio 2008

Legittimi omicidi

Dico subito che detesto i crimini violenti: i rapinatori, gli scippatori, gli estortori e i mafiosi. Detesto anche i ladri e i truffatori, ma di meno.
Quando però sento di due ragazzi di vent'anni, rapinatori e violenti, uccisi per legittima difesa, divento triste.
Possibile che non ci sia un altro sistema per difendere i cittadini che armarli e costringerli a difendersi da sé? Un omicidio è sempre un omicidio, anche se poi la legittima difesa lo rende non punibile. Ciò a mio parere non lo rende una sconfitta meno grave per la collettività nel suo complesso. Una sconfitta che, a considerare anche il fallimento educativo che ha portato tre giovani rapinatori a comportarsi in modo così eccessivamente violento, dovrebbe esigere risposte a molti perché.
Per esempio: interi quartieri dominati da una cultura violenta e stupida. Come è stato possibile permettere che le nostre città si riducessero così?
Non so.
Ciao a tutti
I.

15 commenti:

Fra ha detto...

Quando ho sentito la notiizia, ieri, sono rimasta colpita..ma mi è venuto istintivo fare un paragone con gli USA..Io non credo che arriveremo mai, pur con i nostri "mali" "italianai" a tanta capillare violenza come nella società USA..così piena di armi..a tutti i livelli e in tutti gli strati sociali..Mah!..forse, però, mi sto facendo illusioni, vero?..Comunque non volevo dire che siamo migliori..Soltanto non abbiamo una così ben redditizia e organizzata industria delle armi..
Un bacio e una buona notte,
Frida

nonsoloattimi ha detto...

Ciao I, leggendo il tuo post mi hai fatto tornare alla mente i momenti terribili che ho vissuto qualche anno fa in prima persona, quando per ragioni di lavoro, in compagnia di un collega, mi recai alla posta per effettuare un versamento... venimmo accostati da un auto, scesero due brutti ceffi che gettarono a terra il mio collega che era al posto guida... uno dei due salì in auto accanto a me minacciandomi con una pistola sulla pancia... non so come ma dal mio stato di totale pietrificazione, mentre l'auto era già partita, sentii il mio collega che urlava il mio nome dicendomi di gettarmi dall'auto... così feci in totale incoscienza e mi andò bene...
Io vivo nel totale terrore di questi episodi di cui ne sono pieni le pagine di cronaca...viviamo blindati e abbiamo paura... la cosa più grave sai qual'è? è che non ci si aiuto neppure più tra noi, perchè siamo diffidenti e se ci dovesse mai capitare di vedere qualcuno in difficoltà... non so quanti avrebbero il coraggio di fermarsi!
scusa se mi sono dilungata, ma il solo ricordo mi fa bollire il sangue.
un bacio Claudia

Fra ha detto...

Cludia, passndo qui da I. ho letto il tuo commento..Non posso fare a meno di mandarti un abbracco solidale e affettuoso..per questo brutto episodio che ti è capitato qualche anno fa..
Napoli, come Catania..città che amiamo, ma in cui viviamo...anche così..nella paura e nella violenza..
Il mio "ottimismo" di ieri sera (in cui vedevo la cosa col filtro della lontananza..degli USA e dell'industria delle armi..) si sgretola..Mah!..
Sono brutte storie..
Un bacio,
Frida

Fra ha detto...

..un abbraccio, naturalmente..non un abbracco.:-)..Che testa, che ho! (solita distrazione + mal di testa da cani..)

nonsoloattimi ha detto...

Grazie Frida... non ne parlo mai, ma a volte farlo fa veramente bene...
un bacio
Claudia

Il cane di Jack ha detto...

Claudia e Frida, vi rispondo un po' in ritardo. Scusate.
@ Frida: no, non credo che ci arriveremo mai al livello americano a meno che qualche governo non si imbarchi nell'avventura di rendere il possesso e il porto di armi più facile. Io spero di no, ma si sa che la mamma dei governanti pazzi è sempre incinta.
@ Claudia: mi dispiace per la tua disavventura. E il tuo racconto mi ha fatto ripensare alla pena che ho provato per mia madre il giorno in cui la trovai a casa, in lacrime e buttata sul letto, perché un piccolo scippatore l'aveva spinta per terra e le aveva strappato la borsa (dove peraltro non aveva niente). Tu hai centrato i due temi più inquietanti di questa nostra società dove sembra di vivere assediati dalla violenza: la paura e l'isolamento. A questo ci ha portato, tra le altre cose, una eccessiva garanzia per gli autori e un disinteresse marcato per le vittime dei reati.
Un bacio a tutte e due
I.

nonsoloattimi ha detto...

Un saluto e un bacio!!!

marina ha detto...

Siamo sempre combattuti tra la solidarietà verso la vittima e la pena per la morte del giovane delinquente.
Spero che qui da noi non ci sia mai una diffusione di armi all'americana

terribile la storia di nonsoloattimi!
marina

Nicolanondoc ha detto...

Da noi le armi sono molto diffuse tra coloro che devono difendere il potere o la propria
ricchezza.L'Italia fino a poco tempo fa era tra i primi costruttori di mine antiuomo ed armi leggere (usate in tutto il mondo); comunque tra una persona armata di pistola ed una armata di un sasso,tifo per la seconda.
Buona serata a tutti/e

Fra ha detto...

..meglio, comunque, senza nè armi, nè sassi, nè pugni..
Un saluto a te, da qui, Nicola, e..a tutta la combriccola qui riunita..:-)
Frida

riri ha detto...

Ciao I. sono una pacifista convinta,anche se una volta ho fatto a botte con un ragazzo,ma ero una ragazzina.La violenza purtroppo richiama altra violenza e questo è molto triste.Sta a noi cercare di arginarla,con i nostri mezzi,il + possibile.Un caro saluto

Ciao Claudia,sono veramente dispiaciuta per l'incidente di cui sei stata vittima.A Torino,qualche anno fa,davanti alla stazione di Porta Nuova,sono stata scippata delle catenine d'oro che portavo al collo (era solo un ragazzino),ma mi ha ferito in modo profondo,non solo per il graffio al collo,ma per quelle mani tese,quasi in cerca di aiuto....,poi anni dopo mi hanno scippato la borsetta ad un semaforo (erano in macchina), poi in ufficio al catasto mi hanno alleggerito del portafoglio!Ti capisco,queste cose fanno male.Un bacio.


Ciao Frida,un bacio :-)


Purtroppo ha ragione Nicola,fino a qualche anno fa c'era una fabbrica nel nord,adesso è stata chiusa,ma in Angola ne pagano ancora le conseguenze,ci sono 10/20 mine per ogni abitante,adesso le cose vanno meglio,sono state fatte esplodere quasi tutte,ma ogni tanto qualcuno perde ancora la vita!

Un caro saluto a voi tutti e buona domenica :-)

Il cane di Jack ha detto...

Ciao, ragazzi e grazie per i commenti!
@ Marina: credo che il nostro sistema giudiziario sia culturalmente sbilanciato a favore delle garanzie all'imputato e del diritto di difesa.
Questo ovviamente non significa che i cittadini debbano armarsi e difendersi da soli.
@ Nicola: è proprio vero che si tratta di autodifesa di classe. Come al solito le classiche vittime del crimine come le persone anziane e i bambini (parlo di altri tipi di reato altrettanto odiosi se non di più) di solito, sono indifese e spesso abbandonate a sé stesse. Quanto alle fabbriche d'armi italiane che dire? La produzione e il commercio di mine antiuomo è stata una vergogna nazionale, purtroppo neanche tanto percepita dall'opinione pubblica.
@ Riri: anche io sono un pacifista convinto, anche se spesso mi arrabbio e vorrei picchiare qualcuno :-) La violenza tuttavia, come tutte le scorciatoie, non è quasi mai necessaria, nemmeno per difendersi. Spesso basta solo far funzionare il cervello per evitarla. Sun Tzu diceva che il miglior generale è quello che vince senza combattere.
So che questa mia affermazione sulla non necessarietà della violenza può sembrare azzardata, ma bisogna aver fiducia. Io lo chiamo "il dovere di aver fiducia".
Ciao a tutti e grazie ancora con tutto il cuore.
I.

riri ha detto...

Ciao I.è così difficile rispondere alla violenza con altre armi.Una domenica mattina verso le 7 portai il mio cane ai giardini e trovai 3 ragazzi che litigavano,2 li conoscevo bene,il terzo era fuori di sè,gridava come un ossesso,gli altri ridevano...mi avvicinai per chiedere cosa fosse successo e quest'ultimo mi disse che gli "amici" gli avevano rubato la sella della bici(venivano tutti dalla discoteca ed avevano bevuto e fumato qualche spinello),mi incaxxai di brutto ed imposi agli altri 2 di trovargli il sellino e mi avvicinai al ragazzo "esaltato",dopo pochi minuti mi raccontò che viveva solo col padre(che non aveva molto tempo da dedicargli) e la madre era andata a vivere con un altro..storie di ordinaria amministrazione,ma pensai di fermarmi,di parlargli ed improvvisamente scoprii un ragazzo terribilmente solo.Gli altri andarono via ed io aspettai,gli feci chiamare il padre che venne a riprenderselo subito,mi fece una foto con il cellulare,insistè tanto.Ho voluto raccontarti questo episodio perchè la fragilità dei giovani (molti) è disarmante,la loro voglia di spaccare tutto è rabbia,lo so è sbagliato...ma a volte li comprendo,anche se non condivido.Ciao

Il cane di Jack ha detto...

Quello che tu hai fatto è un bell'esempio di quelle che dovrebbero essere le altre armi: il dialogo, la discussione, la ragione. E nel tuo caso anche la dolcezza femminile. Io sono di quelli convinti che si può dialogare con tutti e che, spesso, la gente si arrabbia perché fa una domanda e nessuno si degna di rispondere. E dopo questo bell'esempio che tu mi dai e del quale mi arricchisci, da domani prometto di cercare di fare di più...
Un bacio
I.

riri ha detto...

Ciao I.ti ringrazio delle tue belle parole,il mio non voleva essere un esempio di buonismo imperante ed inutile (a volte dannoso),io amo i giovani,li comprendo,so quanta rabbia hanno dentro,per un futuro incerto.Giovani brillanti ed intelligenti,con energie che andrebbero indirizzate verso la loro creatività..purtroppo solo pochi hanno il "privilegio di un lavoro",altri sono in attesa di chiamate interinali,considerando che siamo a Torino,dove l'industria era fiorente......
Un caro saluto e buona giornata.