venerdì 27 luglio 2007

La vibrazione cosmica e il metodo sperimentale

E' un periodo scientista per me.
Che bello o che brutto sarebbe se la realtà si adeguasse alle nostre fantasie.
Stamattina ho avuto la fantasia che nell'universo esista una vibrazione cosmica e che sia possibile mettersi in contatto con essa attraverso la meditazione, il digiuno, l'astinenza sessuale. Semplicemente basterebbe lasciarsi andare, cominciare a vibrare e, piano piano, trovarsi ad essere un tutt'uno con questa vibrazione e in armonia con le cose e le persone.
Questo realizzerebbe l'amore.
Vi piacerebbe credere a una cosa del genere?
Il metodo scientifico invece dice (taglio e cucio da wikipedia):

Per eseguire osservazioni scientifiche che abbiano carattere di verità universale, è necessario applicare le seguenti regole:

  1. osservare e descrivere un dato fenomeno
  2. formulare un'ipotesi che lo possa spiegare
  3. prevedere una o più conseguenze dipendenti da quest'ipotesi
  4. verificare in modo sperimentale le conseguenze
  5. concludere (valutare): confermare o confutare l'ipotesi iniziale
Quando le conseguenze confermano le ipotesi, si parla di oggettività delle osservazioni e si costruisce una legge; da un insieme di leggi, si costruisce una teoria.

Facile, alla luce del metodo scientifico, smantellare la mia tesi...
Il fatto è che non ci possiamo quasi mai fidare di noi stessi, delle nostre impressioni, percezioni, sensazioni. Guardiamo il mondo attraverso uno specchio distorto. Non ci sono certezze, ci sono soltanto informazioni che fluiscono, stati mentali che si alternano. Chi può dire cosa sia la coscienza.
A questo punto anche credere nella vibrazione cosmica sarebbe una teoria degna di essere abbracciata come le altre.
Ma se possiamo avere tante idee significa anche che possiamo diventare anche vittime delle nostre idee. E a quel punto la vibrazione cosmica non sarebbe più un mezzo di liberazione, ma soltanto la cella in cui siamo rinchiusi, l'idea di cui ci siamo innamorati...

Dicevo che ci si innamora sempre delle proprie idee e forse questa condizione di innamoramento è necessaria per vivere. Ma di tanto in tanto bisogna tornare al metodo sperimentale, alla consapevolezza che ci sono cose più vere delle altre, o quantomeno delle verità più stabili, perchè possono essere osservate nella loro oggettività da persone diverse, e dalla stessa persona in momenti diversi; che ci sono quantità misurabili; che ci sono fenomeni complessi che esigono spiegazioni.
E poi con la vibrazione cosmica non si costruiscono palazzi. Con la vibrazione cosmica non si guariscono malattie.
Quest'ultima cosa che ho detto mi fa ricordare che ci sono persone che impongono le mani ad altri, che, qualche volta, forse, guariscono.
Non ho mai assistito ad un fenomeno che mi abbia convinto del tutto. Ma se esistono tali eventi, e io ritengo che, probabilmente si, ce ne sono; se ci sono di questi fenomeni, occorre sottolineare che non si tratta di fenomeni riproducibili e ripetibili, date le condizioni iniziali di partenza.
L'idea di questo lungo post è venuta verso le due. Camminare fa bene alla salute. Camminare da soli aiuta a pensare.
Perciò ricapitoliamo ciò che mi era accaduto: si parlava di un tizio influenzato così tanto dai libri di Carlos Castaneda, da compiere per "eccellentissimi" motivi, che credo abbiano a che fare con l'"intento" o con l'"agguato", azioni altrettanto tanto poco nobili (direi addirittura turpi, ma non mi posso dilungare di più).
Il tizio ovviamente è matto da legare e non ci vogliono quattro psichiatri per stabilirlo. Tutto questo discorso mi ha fatto pensare fondamentalmente a tre cose: alla follia, alla fede religiosa, alle varie forme di esoterismo. Poi a questo allegro convegno, lungo la strada dal lavoro alla stazione dei treni, si sono presentati la vibrazione cosmica e il metodo sperimentale.
Adesso faticosamente dovrei concludere.
Vi racconterò allora dell'ansia e dell'angoscia di quello che una volta era un ragazzo, appassionato lettore, di quasi tutti i libri di Castaneda. A volte i giovani si innamorano di idee, che sentono impregnate di verità indiscutibile e tanto, tanto più interessanti della realtà, ma privi della sua salutare solidità (E' chiaro che a queste si riferisce la mia fantasia di vibrazione cosmica). Queste idee poi, in qualche modo, li perseguitano per tutta la vita, proprio come fanno i grandi veri amori.
Quel ragazzo poi è riuscito, dopo aver percorso, da solo, cammini tortuosi e disseminati di grandi pendenze, a trovare altre strade che lo conducono, fino ad oggi e a questa sera, abbastanza al riparo dalla follia.
La salute mentale è una conquista di ogni giorno, perchè la mente e il cervello vanno incontro a malattie proprio come tutti gli altri organi. Di questo non ci vogliamo rendere conto e forse non si vogliono rendere conto nemmeno psicologi e psichiatri che, non me ne voglia nessuno, spesso mi somigliano a degli sciamani dilettanti.
Allora cosa resta, quando vogliamo tornare ad un modo serio e salubre di affrontare le cose, quando non vogliamo, per fare un esempio, dare al comportamento degli altri una nostra fantasiosa interpretazione, quando vogliamo restare aggrappati alla terra non come ad un confine, ma come ad una imbarcazione che ci porterà lontano?
Si, penso proprio che resti, per ricorrere ancora una volta ad una semplificazione, il metodo sperimentale, e il suo spirito. Due cose mi insegna questo modo di procedere: non innamorarmi mai delle mie idee. Che basta una sola prova contraria a distruggere tutte le fantasie che ci siamo fatti sul mondo.
Per inciso credo che esistano fenomeni soprannaturali e credo in Dio, ma credo anche che, in ogni circostanza, bisogna ricercare la verità.
Ora, vi assicuro che sottoporre sempre le proprie credenze sulla realtà al vaglio della realtà è un buon metodo, segno e sintomo di salute mentale e insieme medicina empirica, disciplina di guarigione interiore.
Magari qualcuno ha voglia di dire qualcosa in proposito, magari sono tutte scempiaggini... e qualcuno me lo farà notare, ma per questa sera chiudo.

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