mercoledì 25 luglio 2007

Giustizia e pace

Confessione

Sono pieno di colpe e di peccati. Chiedetemi quali, vi risponderò in privato. Ma sulla giustizia e sulla pace qualcosa vorrei dirla lo stesso, perché se smettessi di parlare e di pensare esalterei ancora di più le mie umane miserie.
Una città
Prendi una città e aggiungici tanto disagio e tanto testosterone. Un'aggressività e una vitalità che non trovano vie di sfogo: otterrai Catania.
Il 2 febbraio
Il duefebbraio lo avete visto tutti quello che è successo. Poi c'è anche che ai media piace parlare di questa città violenta. Sembra che ci provino gusto. Se la stessa cosa fosse successa in un altro posto tutto si sarebbe ridotto a qualche delinquente dalla testa calda, ma poiché è successo qui, l'intera città è colpevole.
Mi assumo le mie responsabilità
Ed è vero. Io mi assumo tutte le responsabilità. Collettivamente e solidalmente, con le nostre leggerezze e le nostre ipocrisie, tutti siamo responsabili delle vite altrui. Se le perdiamo senza uno straccio di serio motivo, tutti ci dobbiamo sentire responsabili.
Uno per tutti.
Il paradosso è che bisogna punire solo i colpevoli. Tutti gli altri pagano solo con la propria coscienza se riescono a ritrovarsela, se non è un concetto troppo desueto o fuori moda.
Pochi per tutti
Di tutte le centinaia di persone che hanno fatto la guerriglia quella sera, hanno pagato con il carcere solo pochi.
Giustizia e caso
Ma la giustizia si può fondare solo sul caso? Chi ha deciso chi poteva essere preso e chi no?
Ingiustizia e paradosso
Tuttavia ogni logica dice che quei pochi colpevoli che siamo riusciti a prendere devono comunque essere puniti. Sono d'accordo. Ma qui posso dirlo: solo in nome della pacificazione e di quel tanto di necessaria ipocrisia che salva la polis. Perché purtroppo dobbiamo continuare a parare il sedere a questa società che non meriterebbe tanta gentilezza, se non fosse che noi continuiamo a farne parte.
La verità su un omicidio.
Quella sera c'erano tutti e la verità è che, anche se non troviamo l'autore materiale, anche se il povero Raciti fosse morto colpito dal fuoco amico, tutti quelli che c'erano sono colpevoli e questo a prescindere da qualsiasi indagine di polizia.
Calcio e sangue
Il calcio non dovrebbe avere nulla a che fare con il sangue, ma neanche tante altre cose dovrebbero avere a che fare con il sangue, come l'economia o la politica. Domani ci guarderemo allo specchio un'altra volta.
Nulla assicura niente
E' vero: sono pochi quelli che riescono a fare la differenza da soli.
Non odiate Catania
Non odiate Catania, non guardatela con disprezzo. C'è tanto disagio e tanto testosterone in questa città. Disprezzo e odio creano circoli viziosi. Qualcuno deve cominciare a pensare di fermarsi e
ricostruire
tentarci almeno.

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