venerdì 12 settembre 2008

La prova negativa

Vorrei solo fare notare che quello della bambina greca scambiata per Denise è l'ennesima prova negativa che gli "Zingari non rubano bambini", a meno che non siano figli loro. Purtroppo mille prove negative non bastano a confutare questa leggenda metropolitana (un esempio di "probatio diabolica", mentre dovrebbero essere coloro che affermano colpe altrui a provarle).
Invece nessuno guarda le statistiche che ci danno un quadro obiettivo della situazione.
Sulla ex presunta Denise ho piacere di citare l'articolo de Il Giornale, tanto per non dare voce sempre a fonti "comuniste" come l'Unità, il Corriere o La Repubblica.
Sul fenomeno dei minori scomparsi fornisco questo link al sito della Polizia di Stato.
Un saluto a tutti
I.

5 commenti:

Dario ha detto...

Sai che un tempo erano gli ebrei quelli indicati come ladri di bambini? Con il consenso della chiesa si diffondevano voci su sacrifici umani ed altre pratiche "maligne"; S.Simonino è uno dei casi più noti nati da tali menzogne.

Ciao I. (mi sa che la Gelmini mi farà tornare)

Il cane di Jack ha detto...

Non tutti i mali vengono per nuocere. Scherzo. Una persona come te che ha lasciato un lavoro sicuro a causa del grande amore che ha per l'insegnamento, meriterebbe tanti riconoscimenti e invece... invece di tagliare tutti i progetti farsa che cospargono denaro a pioggia sui boss delle varie scuole (mi dicono che da noi la realtà spesso è questa), tagliano sul muru vasciu dei precari, come al solito. Un abbraccio amico e speriamo che vada tutto bene, almeno per te.
I.

Anonimo ha detto...

Non so quante prove ci vorranno per rompere un pregiudizio che sembra di granito... Giulia

Il cane di Jack ha detto...

@ Giulia: E' strano come gli uomini si innamorino delle loro credenze così tanto che non bastano mille prove negative a farle abbandonare e cadere in desuetudine. Una volta sono gli ebrei, un'altra gli zingari, a volte i meridionali e così via. Poi capita anche che governanti stupidi o in mala fede soffino sul fuoco... pazienza cercherò/emo di fare quello che posso/iamo. C'è da dire però che purtroppo anche coloro che hanno gli strumenti culturali per contrastare i pregiudizi, spesso vi contribuiscono. Non è un caso che la cultura scientifica e il metodo sperimentale non sono tenuti in nessuna considerazione da persone anche molto colte. Spesso basterebbe confrontare con la realtà le proprie idee (secondo un metodo sperimentale adattato alla vita) per scoprire che sono sbagliate e avere la grande soddisfazione di correggerle. Pensa per esempio a quante persone credono nell'astrologia. Ma anche a quanti malintesi nascono perchè una persona attribuisce ad un'altra pensieri e motivazioni che in nessun modo possono essere dimostrate. Io non dico che si possa fare a meno di fare congetture e che si possa divenire immuni da pregiudizi, tuttavia uno sforzo in tal senso caratterizza la direzione di marcia nel senso della civiltà mentre il lasciarsi andare alle proprie credenze, vissute senza spirito critico, ci scaglia indietro e in basso.
Un bacio Giulia e grazie della visita.
I.

Dario ha detto...

Ieri ascoltavo alla radio un servizio dall'India, ebbene parte della "caccia" al cristiano dei giorni scorsi è nata dalle voci circa presunti traffici di bambini gestiti da istituti cattolici.
Se non fosse anche quella una tragedia (ben più grave della nostra a livello di vite umane)potremmo parlare della legge del contrappasso.