L'esecuzione di una pena capitale nei confronti di una ragazza di 23 anni ci deve spingere a riflettere, sul significato della parola giustizia, sullo strumento principe con cui, in terra, si cerca di raggiungere tale risultato, cioè il diritto, e sulla distinzione che esiste tra l'applicazione di una pena legalmente stabilita da un Tribunale imparziale e la pura e semplice vendetta.
Le persone non sanno nulla delle varie teorie giuridiche che stanno alla base della previsione di pene nei confronti di rei di un qualche reato e forse è un bene che sia così. Quello che non può sfuggire a qualsiasi persona di buon senso è che l'instaurazione di un sistema penale basato sulla vendetta porterebbe inevitabilmente a una catena senza fine, fatta di violenza infinita, di soprusi, di linciaggi, di sangue, di errori; fenomeni, insomma, che nessuna persona di buon senso può volere per sé e per i suoi figli.
Stranamente tutti o quasi sono d'accordo nell'invocare la pena di morte per gli stupratori, o quanto meno, la loro castrazione; lincerebbero all'istante i pedofili; impiccherebbero senza processo i rapinatori, specialmente se extracomunitari e poveri. Ho buttato lì tre reati che mi sono particolarmente in odio, perchè denotano una particolare tendenza alla violenza fisica e morale e una assoluta mancanza di rispetto per l'umanità nel proprio simile. Non posso negare che di fronte a tali azioni provo anche io un impulso violento e vendicativo.
Ma la vendetta distrae dal bene e dalla giustizia.
Quello che manca qui da noi non sono le leggi che comunque sono sempre migliorabili,. Quello che manca a mio parere sono delle cose molto pratiche e banali dalle quali purtroppo siamo distratti, per rabbia e desiderio di vendetta.
Nessun sistema penale può essere credibile quando alcune classi o caste si esentano di fatto e di diritto dall'osservanza della legge penale.
Nessun sistema penale può essere credibile quando alcuni reati vengono puniti e altri puntualmente dimenticati.
Nessun sistema penale può essere credibile se un processo penale troppo farragginoso e pseudogarantista porta a troppi errori formali, che provocano assoluzioni o scarcerazioni contrarie al senso di giustizia.
Nessun sistema penale può essere credibile se viene lasciata troppa discrezionalità ai giudici e i cittadini hanno l'impressione che una maggiore o minore severità nell'applicazione di una pena siano lasciati al caso o alla fortuna.
Nessun sistema penale può essere credibile se i cittadini sanno di avere a disposizione dei "bonus" (leggasi sospensione condizionale della pena, affidamento in prova etc) che li esentano di fatto dalla pena fino a un considerevole numero di anni.
E' tempo di pensarci a queste cose, se non vogliamo che a breve da noi si verifichino situazioni in cui una giovane donna di 23 anni viene condannata a morte e il suo fidanzato a dieci anni per uno stesso identico fatto in cui, al più, sono stati complici.
(Delara giustiziata)
Le persone non sanno nulla delle varie teorie giuridiche che stanno alla base della previsione di pene nei confronti di rei di un qualche reato e forse è un bene che sia così. Quello che non può sfuggire a qualsiasi persona di buon senso è che l'instaurazione di un sistema penale basato sulla vendetta porterebbe inevitabilmente a una catena senza fine, fatta di violenza infinita, di soprusi, di linciaggi, di sangue, di errori; fenomeni, insomma, che nessuna persona di buon senso può volere per sé e per i suoi figli.
Stranamente tutti o quasi sono d'accordo nell'invocare la pena di morte per gli stupratori, o quanto meno, la loro castrazione; lincerebbero all'istante i pedofili; impiccherebbero senza processo i rapinatori, specialmente se extracomunitari e poveri. Ho buttato lì tre reati che mi sono particolarmente in odio, perchè denotano una particolare tendenza alla violenza fisica e morale e una assoluta mancanza di rispetto per l'umanità nel proprio simile. Non posso negare che di fronte a tali azioni provo anche io un impulso violento e vendicativo.
Ma la vendetta distrae dal bene e dalla giustizia.
Quello che manca qui da noi non sono le leggi che comunque sono sempre migliorabili,. Quello che manca a mio parere sono delle cose molto pratiche e banali dalle quali purtroppo siamo distratti, per rabbia e desiderio di vendetta.
Nessun sistema penale può essere credibile quando alcune classi o caste si esentano di fatto e di diritto dall'osservanza della legge penale.
Nessun sistema penale può essere credibile quando alcuni reati vengono puniti e altri puntualmente dimenticati.
Nessun sistema penale può essere credibile se un processo penale troppo farragginoso e pseudogarantista porta a troppi errori formali, che provocano assoluzioni o scarcerazioni contrarie al senso di giustizia.
Nessun sistema penale può essere credibile se viene lasciata troppa discrezionalità ai giudici e i cittadini hanno l'impressione che una maggiore o minore severità nell'applicazione di una pena siano lasciati al caso o alla fortuna.
Nessun sistema penale può essere credibile se i cittadini sanno di avere a disposizione dei "bonus" (leggasi sospensione condizionale della pena, affidamento in prova etc) che li esentano di fatto dalla pena fino a un considerevole numero di anni.
E' tempo di pensarci a queste cose, se non vogliamo che a breve da noi si verifichino situazioni in cui una giovane donna di 23 anni viene condannata a morte e il suo fidanzato a dieci anni per uno stesso identico fatto in cui, al più, sono stati complici.
(Delara giustiziata)
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